Compensazione ore non lavorate con spettanze di fine rapporto

Ho lavorato per 7 anni come babysitter. A tempo indeterminato Csuper (14 ore a settimana , suddiviso in 3 giorni)presso una famiglia, la quale ha deciso di inviare il bambino fuori città, per luglio e agosto ogni anno. Io venivo pagata regolarmente tutti i mesi e a settembre lavoravo in extraordinario senza essere pagata di più, per "recuperare" le ore che il bimbo non c'era.
Lavorando poche ore a settimana, il numero de ore "non lavorate" accumulate superavano il numero delle ore che potevo recuperare.
Alla fine del rapporto di lavoro, il datore mi ha trattenuto il TFR e la tredicesima argomentando che c'erano ancora più di 80 ore da recuperare. ( Perché il bimbo non c'era)
Come posso chiedere i soldi che mi aspettano? Mi hanno pagato solo l'ultimo stipendio 
Grazie mille.

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Buongiorno,

il rapporto evidentemente non è stato impostato in modo corretto, nel senso che doveva prevedere un part-time di tipo verticale con lavoro da settembre a giugno e sosta nei mesi di luglio e agosto.

In questo modo i due mesi non sarebbero stati retribuiti e le ore non lavorate non generavano la necessità di un recupero che poi non si riusciva a completare. 

Ora andrebbeverificata la modalità di tale recupero, quali voci sono state utilizzate a compensazione del TFR e dei ratei liquidati. In Webcolf esiste un modulo che gestisce le vertenze e che permette di verificare i compensi ricevuti. Il suggerimento potrebbe essere quello di risimulare i cedolini considerando il rapporto con la sosta sopra indicata e verificare la presenza di eventuali differenze rispetto a quanto ricevuto.

Spero di essere stato d'aiuto.

p.s. : Non sono un Avvocato ma un Consulente del Lavoro.