Buonasera.
Da oggi 16/ottobre/2020 il Comune ove risiediamo sarà blindato come zona rossa causa emergenza Covid-19.
La colf che abbiamo assunto, quindi, non potrà venire a lavorare fino a revoca della zona rossa.
Qualcuno ha idea di come debba essere gestito questo periodo? Dev'essere concordato con lei o ferie o aspettiva non retribuita? C'è una causale particolare che possa essere usata?
Negli articoli di Webcolf ho trovato un chiarimento che è però non perfettamente calzante:
d) Quarantena preventiva o per contagio da covid-19
Nel caso in cui, invece, uno dei soggetti del contratto si trovasse in stato di quarantena, vi sono due possibilità:
1) se si tratta del datore di lavoro (o della persona da assistere) ad essere stato posto in quarantena, quest'ultimo non ha la possibilità di ricevere la prestazione lavorativa della colf o badante e quindi le parti dovranno accordarsi per ferie o aspettativa.
2) Se si tratta del collaboratore, non potendo prestare l'attività lavorativa la sua assenza va intesa come malattia e nel cedolino va indicata la causale specifica MC (malattia covid-19).
In questo caso non si tratta di quarantena (che è un atto sanitario) ma di un atto amministrativo, quindi non so se valga lo stesso.
Qualcuno riesce cortesemente ad aiutarmi?
Grazie mille.