Nel contratto di assunzione, ancora da firmare, la badante convivente è disposta a dichiarare di non volersi iscrivere alla cassa (si supera ampiamente il minimo dei 25 euro). Sono consapevole che si perdono alcuni benefici ma se le parti concordano nel rinunciare a non versare il contributo credo non ci siano problemi.
Nel vostro articolo
www.webcolf.com/aspetti-previdenziali-contributi-colf-badanti/cassa-colf.html alla lettera D) scrivete:
"Poiché disciplinata dall'art. 49 del Ccnl, il versamento dei contributi di Cassa Colf si intende obbligatorio ma di prassi, le parti possono scegliere se applicarla o meno al rapporto di lavoro instaurato." Non capisco come possono scegliere di non applicarla, visto che nelle -Impostazioni economiche avanzate- il numero 3.2 serve solo nel caso non si arrivi all'importo di 25 euro. Servirebbe un'altra voce per non pagare la Cassa colf nel caso le parti rinunciano nel contratto di assunzione.
Il fatto che, come avete scritto in fondo all'articolo, l'Inps non tiene conto della Cassa perchè non ne è a conoscenza non mi convince pienamente. Voglio dire, se non hanno corretto questo bug dal 2010 non inserendo l'importo in automatico, mi fa pensare che non sia una dimenticanza e che nemmeno loro credano più di tanto all'obbligatorietà del contributo e che magari non vogliono prendersi questa responsabilità.