Da notizie di stampa, il ministero del Welfare il 6 febbraio 2013 smentisce il pagamento del contributo di licenziamento per i collaboratori domestici, previsto dalla riforma Fornero per finanziare la nuova assicurazione Aspi, che da quest'anno sostituisce l'indennità di disoccupazione.
I tecnici del Ministero concordano che la tassa deve essere versata solo dalle imprese e restano fuori dal campo di applicazione della norma le famiglie.
Quindi il datore di lavoro può licenziare la sua colf o badante senza versare alcun contributo per la cessazione.
Solo per curiosità...
Se fanno distinzione non tra lavoro domestico ed altro, ma fra IMPRESE e FAMIGLIE, vuol dire che se il datore di lavoro è persona giuridica si applica l'obbligo della tassa?
Hurrà!!! almeno questo....ci siamo presi 17 euro d'aumento, ma possiamo ancora licenziare per giusta causa senza dover pure pagare. Anche perchè se hai la badante da più di un anno o te la tieni per disperazione...perchè tanto una è peggio dell'altra...ed la peggio non c'è mai fine...oppure sei tra quei pochi fortunati che hai trovato una persona come si deve. assurdo era poi quando l'anziano veniva a mancare dover farsi carico anche di queSTO