FrancescoPierobon ha espresso, nel pieno possesso delle sue facoltà mentali, la seguente opinione:
Anche se tutti fanno tutto, l'interpretazione corretta è che la paga non si può riproporzionare al diminuire delle 54 ore (salvo naturalmente il part-time 30h, con specifiche qualifiche e specifiche fasce d'orario).
Il concetto è che il lavoratore convivente, per la natura della prestazione svolta, ben difficilmente effettua le prestazioni in modo quantificabile, con un orario preciso, ma è piuttosto un lavoratore discontinuo che alterna periodi di lavoro a riposi in maniera irregolare e non determinabile.
Per questo, il ccnl, che si pone l'obiettivo di tutelare il lavoratore, non prevede un riproporzionamento della paga (lo dice chiaramente nel caso delle 30 ore, lo si evince per le 54 ore).
Concordo pienamente sul fatto che un lavoratore convivente effettua una prestazione discontinua( infatti la ns badante dalle 16 alle 19 guarda la TV con mia madre). Il problema però è il conteggio dello straordinario e del festivo (se lavorato in parte, magari mezza giornata).
Su cosa li calcoliamo? sulla paga oraria? Allora dobbiamo dividere quanto riportato dalla tabella dei conviventi x le ore mensili, quindi: 900: 156 (per 36 ore sett.)= € 5,76
E' chiaro che più aumentano le ore dichiarate e più si abbassa la paga oraria..però si pagano più contributi.
Il conteggio e il ragionamento è esatto signor Pierobon? grazie per la risposta