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ARGOMENTO:

Contratto e orario di lavoro 12 Anni 1 Mese fa #1956

  • Pindus
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Ho sempre forti dubbi sull'interpretazione del contratto in merito all'orario di lavoro

Mi riferisco all'articolo:
Art. 15 - Orario di lavoro
1. La durata normale dell'orario di lavoro è quella concordata fra le parti e comunque, fatto salvo quanto previsto al comma 2, con un massimo di:
10 ore giornaliere, non consecutive, per un totale di 54 ore settimanali, per i lavoratori conviventi;

Il comma 2
Possono essere assunti in regime di convivenza con orario fino a 30 ore settimanali ....

La mia interpretazione è che, per i lavoratori conviventi, 54 ore rappresenta il limite massimo
Un contratto di, per esempio, 36 ore settimanali è comunque lecito.


Sbaglio qualcosa?

Grazie mille

Re:Contratto e orario di lavoro 12 Anni 1 Mese fa #1959

Buonasera,
concordo pienamente con la sua interpretazione.
Sembra però che, indipendentemente dall'orario di lavoro, la retribuzione non possa essere inferiore a quella prevista dalla tab. A.
Pertanto sorge un dubbio di convenienza economica: ha senso ottenere una prestazione di 36 ore e pagarla come una di 54?
Cordiali saluti.
Attilio.

Re:Contratto e orario di lavoro 12 Anni 3 Settimane fa #1962

  • Mauro
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Il vantaggio sarebbe solo nella quota contributi.
Mi pare però di ricordare che in qualche post relativo all'emersione siano stati presentati all'INPS contratti sotto le 54 ore e con retribuzione proporzionata senza che nessuno abbia obiettato (ricordo che WebColf prevede questa possibilità).
Mi pare comunque un non senso che non si possa prevedere un collaboratore convivente a 40 ore facendosi carico personalmente delle restanti ore necessarie (p.es nei fine settimana) salvo assumere 2 addetti a 20h/cad.
Termino con una personale considerazione:
questo è uno dei peggiori contratti in vigore.

Re:Contratto e orario di lavoro 12 Anni 3 Settimane fa #1964

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Mi pare comunque un non senso che non si possa prevedere un collaboratore convivente a 40 ore facendosi carico personalmente delle restanti ore necessarie (p.es nei fine settimana) salvo assumere 2 addetti a 20h/cad.


Nel mio caso: mia mamma è "abbastanza" autosufficiente
Noi abbiamo bisogno di una persona che sia presente e che non abbia legami di affetto (ci abbiamo provato, a conviverci, ma è impossibile, ne va della salute mentale di tutti, ma questa è un'altra storia). Non ci sono grossi impegni lavorativi, e quindi abbiamo stimato che 36 ore settimanali siano sufficienti, salvo rivedere la stima se le cose dovessero peggiorare.

Termino con una personale considerazione:
questo è uno dei peggiori contratti in vigore.


Non ho termini di paragone, non sono un esperto e non è il mio mestiere, ma mi era venuto il sospetto...

Re:Contratto e orario di lavoro 12 Anni 3 Settimane fa #1974

Buonasera,
è assodato che le 54 ore rappresentano il limite massimo e che si possono fare contratti per un numero inferiore di ore a seconda delle necessità.
Il punto è la retribuzione: si può proporzionare per un numero inferiore alle 54 ore?
L'art. 33 del contratto dice che la tab. A rappresenta il minimo retributivo, quindi secondo il mio parere non è lecito (indipendentemente dalle ore lavorate) scendere al di sotto dei valori della tab. A.
Mi piacerebbe conoscere l'opinione del dott. Pierobon a riguardo .
Saluti.
Attilio.

Re:Contratto e orario di lavoro 12 Anni 3 Settimane fa #1975

  • Francesco_Pierobon
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Anche se tutti fanno tutto, l'interpretazione corretta è che la paga non si può riproporzionare al diminuire delle 54 ore (salvo naturalmente il part-time 30h, con specifiche qualifiche e specifiche fasce d'orario).

Il concetto è che il lavoratore convivente, per la natura della prestazione svolta, ben difficilmente effettua le prestazioni in modo quantificabile, con un orario preciso, ma è piuttosto un lavoratore discontinuo che alterna periodi di lavoro a riposi in maniera irregolare e non determinabile.

Per questo, il ccnl, che si pone l'obiettivo di tutelare il lavoratore, non prevede un riproporzionamento della paga (lo dice chiaramente nel caso delle 30 ore, lo si evince per le 54 ore).

Tutto questo tuttavia non è scritto e non ho ancora visto sentenze al riguardo ma il 90% degli utenti mi confermano l'opinione espressa.

Re:Contratto e orario di lavoro 12 Anni 3 Settimane fa #1980

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Per questo, il ccnl, che si pone l'obiettivo di tutelare il lavoratore, non prevede un riproporzionamento della paga (lo dice chiaramente nel caso delle 30 ore, lo si evince per le 54 ore).

Tutto questo tuttavia non è scritto e non ho ancora visto sentenze al riguardo ma il 90% degli utenti mi confermano l'opinione espressa.


Questa interpretazione mi sembra ragionevole.
Nel mio caso il contratto prevede comunque lo stipendio "standard" (arrotondato a 800 euro).
Mi stavo interrogando sulla "validità legale" di un contratto che preveda 42 ore e non 54. E comunque l'INPS non ha battuto ciglio...

Re:Contratto e orario di lavoro 12 Anni 3 Settimane fa #1985

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Sono a conoscenza che l'inps non fa alcun problema, si può dichiarare anche una convivenza con 10 ore di lavoro e l'INPS accetta.

Il problema nasce solo successivamente, al termine del rapporto di lavoro, in sede di vertenza sindacale.

La causa spesso ha due tipi di finalità:
- il recupero di differenze retributive, se il datore di lavoro ha riproporzionato la paga ed è sceso sotto ai minimi;
- una richiesta di risarcimento per il versamento di contributi aggiuntivi al fine di maturare una pensione corretta.

Re:Contratto e orario di lavoro 12 Anni 2 Settimane fa #1989

  • evergreen
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FrancescoPierobon ha espresso, nel pieno possesso delle sue facoltà mentali, la seguente opinione:

Anche se tutti fanno tutto, l'interpretazione corretta è che la paga non si può riproporzionare al diminuire delle 54 ore (salvo naturalmente il part-time 30h, con specifiche qualifiche e specifiche fasce d'orario).

Il concetto è che il lavoratore convivente, per la natura della prestazione svolta, ben difficilmente effettua le prestazioni in modo quantificabile, con un orario preciso, ma è piuttosto un lavoratore discontinuo che alterna periodi di lavoro a riposi in maniera irregolare e non determinabile.

Per questo, il ccnl, che si pone l'obiettivo di tutelare il lavoratore, non prevede un riproporzionamento della paga (lo dice chiaramente nel caso delle 30 ore, lo si evince per le 54 ore).


Concordo pienamente sul fatto che un lavoratore convivente effettua una prestazione discontinua( infatti la ns badante dalle 16 alle 19 guarda la TV con mia madre). Il problema però è il conteggio dello straordinario e del festivo (se lavorato in parte, magari mezza giornata).
Su cosa li calcoliamo? sulla paga oraria? Allora dobbiamo dividere quanto riportato dalla tabella dei conviventi x le ore mensili, quindi: 900: 156 (per 36 ore sett.)= € 5,76
E' chiaro che più aumentano le ore dichiarate e più si abbassa la paga oraria..però si pagano più contributi.
Il conteggio e il ragionamento è esatto signor Pierobon? grazie per la risposta

Re:Contratto e orario di lavoro 11 Anni 11 Mesi fa #2078

  • evergreen
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Buongiorno,
vorrei anche aggiungere che la maggior parte delle badanti non vuole essere messa in regola per 54 ore settimali a meno che il datore di lavoro si faccia carico anche della sua quota. Aggiungo anche che sencondo il sindacato anche la sola presenza della signora (guardando la tv ad esempio) deve essere considerato lavoro. Va da sè che 11 ore consecutive di riposo (cita il contratto e in quelle ore l'anziano chi lo cura?), 2 ore di permesso, 10 ore di contributi al giorno....ci licenziamo noi e facciamo i badanti..

Re:Contratto e orario di lavoro 11 Anni 11 Mesi fa #2093

  • Francesco_Pierobon
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A parte la battuta, è vero che diminuendo il numero di ore dichiarate la paga oraria aumenta proporzionalmente e lo straordinario o il lavoro festivo diventano particolarmente onerosi.

Se si stabilisce una quota inferiore alle 54 ore, si dovrebbe quindi cercare di trovare il giusto compromesso, mi passi l'espressione, tra contributi e quota oraria di retribuzione, sapendo comunque che quando si guarda la tv questo non è lavoro, mi spiace per il sindacato!
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