Buongiorno,
il collaboratore convivente non ha orari ben delimitati di lavoro come un collaboratore invece ad ore.
Per convivente si intende il collaboratore domestico che nell'effettuare la prestazione lavorativa (che dura la maggior parte della giornata) alterna momenti di lavoro a momenti di pausa e che rimane quindi semplicemente a "disposizione" del datore di lavoro/assistito, magari guardando la tv o ascoltando la radio. Questo in particolar modo se se il collaboratore viene ad esempio assunto a tempo pieno 54 ore.
Se però la collaboratrice non svolge le proprie mansioni in modo corretto o non effettua l'assistenza all'assistito adeguatamente, il datore può valutare una possibile interruzione del rapporto.
Ricordiamo infatti che nel contratto a tempo indeterminato il datore di lavoro domestico può licenziare la collaboratrice quando desidera, anche senza motivazione, purchè sia dato regolare preavviso, lavorato o pagato tramite indennità sostitutiva.
A fronte alle sue richieste e alla indisponibilità della collaboratrice domestica, può valutare il comportamento più opportuno da tenere: un richiamo verbale e una certa tolleranza o se invece la situazione è divenuta insostenibile.
Rimaniamo a disposizione.
Cordiali saluti.